ANCONA Il Comune ha fatto appena in tempo a sciorinare tutte le azioni da qui al prossimo anno per comunicare al meglio la città. In modo da intercettare i turisti e immergerli in un’esperienza avvolgente nel capoluogo. Poi sbarca la Regent Seven Seas e croceristi spaesati si ritrovano a girare a zonzo per il porto a caccia di informazioni. È successo mercoledì. La nave extralusso battente bandiera americana ha fatto tappa nella Dorica proprio nel giorno di avvio della Fiera di San Ciriaco. Un lusso, davvero, anche per Ancona avere due flussi turistici che si intersecano. Ma di nuovo un’occasione persa.
Le richieste
«Scusi, dov’è il centro?». «Per la cattedrale da che parte?». «L’arco di Traiano dove si trova?».
Lo Iat
O meglio, c’era. Ma poi è stato chiuso. Lo Iat regionale Marche si trovava agli ex Magazzini del sale, proprio all’imbocco del porto appena superate le sbarre. Ma dopo l’emergenza terremoto del 2016, per mancanza di risorse economiche, la Regione ha deciso di chiuderlo. E adesso chi sbarca al porto non ha nessun punto di riferimento se non i due ristoranti della famiglia Manganelli. «Ma qui serve e anche urgentemente un info point turistico» incalza il ristoratore. L’assessore al Turismo, Daniele Berardinelli, si sta impegnando per colmare il gap attraverso un ufficio turistico da realizzare al basamento di Palazzo degli Anziani. Ma i tempi non saranno celeri. Gli ambienti vanno risistemati e manca tutto l’arredamento e l’attrezzatura. Quindi, semmai, vedrà la luce non prima dell’anno prossimo.
Il servizio extra
Per il momento c’è solo un primo servizio di accoglienza scolto da due funzionari comunali e due professionisti esterni, ma solo per gli approdi della compagnia Msc in quanto richiesti espressamente, su base di un accordo, dalla compagnia stessa. Mentre tutte le altre crociere non possono usufruire del medesimo servizio. Non resta che avventurarsi dentro il porto e poi in centro alla ricerca di informazioni.
Una partita a nascondino che può durare fin troppo, prima di fare tana al touch point di piazza Roma dove, per altro, il personale preparato e sempre disponibile è in grado di istruire alla perfezione il turista più esigente. Dunque basterebbe fare in modo che l’Edicola turistica di piazza Roma venisse indicata a dovere dal momento in cui il crocerista mette piede a terra. «Altrimenti meglio non farli venire piuttosto che fare figuracce come l’altro giorno - lamenta Manganelli -, perché un passaparola negativo che proviene dai turisti è la peggior pubblicità che possiamo farci». Come dargli torto. E in effetti un porto che non ha al suo interno un info point per i croceristi è davvero il colmo. «E poi lo andremo a mettere a Palazzo degli Anziani, dove nessuno lo vede. Vorrà dire che daremo informazioni per dire dove si trova il punto informazioni» è il paradosso evidenziato da Manganelli.